hipochoeris neapolitana

piattello - costolina - ingrassaporci

la costolina o piattello ,di cui si utilizza la rosetta basale,al pari di altre asteracee commestibili, può essere utilizzata cruda o cotta,il sapore leggermente amarognolo è legato alla presenza di un latice,caratteristica comune a molte asteracee 

Le foglioline della pianta giovane ,raccolte in autunno-inverno perchè con la maturità le foglie diventano ispide e fibrose, si utilizzano crude in insalata o lessate e poi ripassate in padella,spesso, visto l'analogo periodo di raccolta,ad essa si aggiungono cicorie,tarassaco,sonchus ottime anche per minestre

Gli scapi floreali ,dopo lessatura, possono essere consumati come gli asparagi anche per preparazione di frittate

 

  

L’Hipochoeris n.è una erbacea perenne che sviluppa in autunno una rosetta basale di foglie più o meno pelose –irsute,lobate, strettamente aderente al terreno (da cui il nome piattello ),in primavera dal centro della rosetta spiccano gli steli floreali privi di foglie (talvolta ramificati)e recanti all’estremità capolini di fiori gialli 

 

 Questa pianta deve il suo nome (ingrassa porci) al fatto che i maiali allevati allo stato brado sono ghiotti delle sue radici rizomatose

anche l’etimologia del nome scientifico deriva dal greco: hypò = sotto e choìros = maiale sempre con la stessa allusione, il termine neapolitana invece deriva dal territorio di provenienza della pianta

 

 L’Hipochoeris neapolitana è particolarmente diffusa negli incolti delle regioni meridionali italiane ed era tra le erbe che i napoletani (chiamati per tale motivo “mangiaerbe “, soppiantato più tardi dal termine “mangia maccheroni”)raccoglievano insieme a lattughine,cicorie selvatiche e crespino per preparare la famosa “menesta maretata”