ven
25
feb
2011
consigli alimentari del Prof Berrino direttore di medicina preventiva dell'Ist Tumori Milano
gio
10
feb
2011
come drogano le nostre menti
In questi giorni di forte instabilità politica si riaccendono i toni e si rimescolano i temi che hanno animato il calderone mediatico degli ultimi 15 anni: sicurezza, giustizia, economia, tradimento, sesso. Nel nostro Paese succede che molti ingenui continuino ad esempio a meravigliarsi delle boutade del presidente del Consiglio, limitandosi a bollare barzellette e proclami del premier brianzolo come uscite inammissibili, senza considerare quanta macchinazione logica stia dietro ad ogni singola affermazione. Un meccanismo ben oliato a cui fanno ricorso non solo uomini politici, ma esperti di marketing e uomini di potere in genere. Un noto studioso di linguistica come Noam Chomsky ha stilato una lista di 10 regole, che vengono utilizzate per drogare le menti, ammaliandole, confondendo in loro ogni percezione, rimescolando realtà e fantasia, evidenza e costruzione illusoria. Ecco quali sono: 1-La strategia della distrazione L'elemento primordiale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel deviare l'attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche, attraverso la tecnica del diluvio o inondazioni di continue distrazioni e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per impedire al pubblico di interessarsi alle conoscenze essenziali, nell'area della scienza, l'economia, la psicologia, la neurobiologia e la cibernetica. "Mantenere l'Attenzione del pubblico deviata dai veri problemi sociali, imprigionata da temi senza vera importanza. Mantenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza nessun tempo per pensare, di ritorno alla fattoria come gli altri animali (citato nel testo "Armi silenziose per guerre tranquille"). 2- Creare problemi e poi offrire le soluzioni Questo metodo è anche chiamato "problema- reazione- soluzione". Si crea un problema, una "situazione" prevista per causare una certa reazione da parte del pubblico, con lo scopo che sia questo il mandante delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che si dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, o organizzare attentati sanguinosi, con lo scopo che il pubblico sia chi richiede le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito della libertà. O anche: creare una crisi economica per far accettare come un male necessario la retrocessione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici. 3- La strategia della gradualità Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, a contagocce, per anni consecutivi. E' in questo modo che condizioni socio-economiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte durante i decenni degli anni 80 e 90: Stato minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione in massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta. 4- La strategia del differire Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come "dolorosa e necessaria", ottenendo l'accettazione pubblica, nel momento, per un'applicazione futura. E' più facile accettare un sacrificio futuro che un sacrificio immediato. Prima, perché lo sforzo non è quello impiegato immediatamente. Secondo, perché il pubblico, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che "tutto andrà meglio domani" e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. Questo dà più tempo al pubblico per abituarsi all'idea del cambiamento e per accettarlo rassegnato quando arriverà il momento. 5- Rivolgersi al pubblico come ai bambini La maggior parte della pubblicità diretta al gran pubblico, usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, molte volte vicino alla debolezza, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente mentale. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, più si tende ad usare un tono infantile. Perché? "Se qualcuno si rivolge ad una persona come se avesse 12 anni o meno, allora, in base alla suggestionabilità, lei tenderà, con certa probabilità, ad una risposta o reazione anche sprovvista di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedere "Armi silenziosi per guerre tranquille"). 6- Usare l'aspetto emotivo molto più della riflessione Sfruttate l'emozione è una tecnica classica per provocare un corto circuito su un'analisi razionale e, infine, il senso critico dell'individuo. Inoltre, l'uso del registro emotivo permette di aprire la porta d'accesso all'inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o indurre determinati comportamenti.... 7- Mantenere il pubblico nell'ignoranza e nella mediocrità Far si che il pubblico sia incapace di comprendere le tecnologie ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. "La qualità dell'educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza dell'ignoranza che pianifica tra le classi inferiori e le classi superiori sia, e rimanga, impossibile da colmare dalle classi inferiori". 8- Stimolare il pubblico ad essere compiacente con la mediocrità Spingere il pubblico a ritenere che è di moda essere stupidi, volgari e ignoranti... 9- Rafforzare l'auto-colpevolezza Far credere all'individuo che è soltanto lui il colpevole della sua disgrazia, per causa della sua insufficiente intelligenza, delle sue capacità o dei suoi sforzi. Così, invece di ribellarsi contro il sistema economico, l'individuo si auto svaluta e s'incolpa, cosa che crea a sua volta uno stato depressivo, uno dei cui effetti è l'inibizione della sua azione. E senza azione non c'è rivoluzione! 10- Conoscere gli individui meglio di quanto loro stessi si conoscano Negli ultimi 50 anni, i rapidi progressi della scienza hanno generato un divario crescente tra le conoscenze del pubblico e quelle possedute e utilizzate dalle élites dominanti. Grazie alla biologia, la neurobiologia, e la psicologia applicata, il "sistema" ha goduto di una conoscenza avanzata dell'essere umano, sia nella sua forma fisica che psichica. Il sistema è riuscito a conoscere meglio l'individuo comune di quanto egli stesso si conosca. Questo significa che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un controllo maggiore ed un gran potere sugli individui, maggiore di quello che lo stesso individuo esercita su sé stesso. Fonte: Res Marche |
Dal Blog di Natura Sottosopra www.naturasottosopra.it , http://blog.naturasottosopra.it/
sab
27
mar
2010
pensieri
alla domanda :
"COSA L'HA SORPRESA DI PIU'NELL'UMANITA'?"
il Dalai Lama ha risposto:
"gli stessi uomini
....perchè perdono la salute per fare soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute
....perchè pensano tanto ansiosamente al futuro che dimenticano di vivere il presente,in maniera tale che non vivono nè il presente nè il futuro
....perchè vivono come se non dovessero morire mai e perchè muoiono come se non avessero mai vissuto "
sab
13
mar
2010
OGM e rischi per la salute
Uno studio pubblicato dal governo Austriaco rivela che un'alimentazione a base di organismi
geneticamente modificati potrebbe compromettere la capacità riproduttiva.
Il Ministero Austriaco per l'Agricoltura e la Salute ha commissionato al Dott. Jürgen Zentek - professore di medicina veterinaria presso l'Universitá di Vienna, e
coordinatore del progetto ” lo studio sui prodotti OGM e i rischi per la salute”. I risultati hanno evidenziato che nella sperimentazione i topi nutriti con Mais-Ogm hanno avuto
una riproduzione ridotta di numero e di peso statisticamente rilevante. Mentre i topi alimentati con Mais non-Ogm si sono riprodotti normalmente.
Federica Ferrario • responsabile della campagna OGM di Greenpeace Italia •afferma: “Il cibo OGM sembra agire come agente di controllo delle nascite, portando potenzialmente alla
sterilità. Se questa non è una ragione sufficiente per chiudere completamente l'industria agroalimentare biotech una volta per tutte, non so che altro genere di disastro stiamo aspettando.
Giocare alla roulette genetica con il nostro cibo è come giocare alla roulette russa con consumatori e salute pubblica”.
Il Mais-Ogm testato dallo studio Austriaco è prodotto dalla multinazionale Monsanto. Questa varietà di mais-Ogm (NK 603 x MON 810) è resistente a un determinato parassita e tollerante a un
erbicida. Esso è stato approvato per la coltivazione e l'uso come alimento in diversi Stati, fra i quali emerge l'USA, l'Argentina, il Giappone, le Filippine e il Sud Africa. In Europa e in
Messico è stato autorizzato in alimenti e in mangimi.
Federica Ferrario di Greenpeace Italia conclude dicendo: “L'Efsa ha dato luce verde per un OGM che ora è dimostrato essere una potenziale minaccia per la salute. Come è possibile affidarsi
esclusivamente ai dati della Monsanto e dare l'ok all'autorizzazione? Il panel OGM dell'Efsa dovrebbe essere sospeso immediatamente e sostanzialmente riformato fino a quando sará realmente in
grado di valutare i rischi connessi agli OGM. L'Efsa dovrebbe trasformarsi in un'agenzia che protegge i consumatori e non gli interessi economici della Monsanto”.
Considerando la gravitá delle potenziali minacce riguardo la salute e la riproduzione umana, Greenpeace chiede di attivare immediatamente le clausole di salvaguardia nazionale e il divieto
all'importazione per il mais NK603 x MON810. Chiede inoltre all'Unione Europea di sospendere tutte le autorizzazioni di prodotti OGM.
Ma noi cittadini del mondo, noi Esseri Umani ci chiediamo: l'appello di Greenpeace verrà ascoltato dai nostri Governi? Verrà accolta quella sacrosanta richiesta in difesa della nostra Salute,
della nostra Dignità e del nostro Diritto a una vita sana e sicura?
di Anna Valeria Sabatini
Giornalista - Specializzata nel mondo del Naturale
lun
20
apr
2009
codex alimentarius
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Il Codex Alimentarius entrerà in vigore il 31 dicembre del
2009 e potrebbe essere il più grande disastro per la salute
umana: determinerà gli standard di sicurezza alimentare e le regole in
più di 160 paesi del mondo, cioè per il 97% della popolazione
mondiale.