Punta Licosa
La riserva marina di Punta Licosa , nel comune di Castellabate ,è rappresentata dall’area antistante l’isolotto omonimo e le pendici del monte Licosa che si estendono lungo un tratto di costa cilentana tra S Marco di Castellabate e Ogliastro marina
L’area forestale di Licosa costituita da macchia mediterranea, ha al suo interno un piccolo borgo abitato da una decina di persone,ma sull’isolotto reperti e resti testimoniano la presenza dell’uomo dall’età preistorica all’epoca romana.
La leggenda attribuisce la nascita dell’isolotto al mito omerico delle Sirene,secondo cui
Ulisse nel suo peregrinare sul mar Tirreno ,sulla rotta del ritorno,riesce a sfuggire al canto ammaliatore e mortale delle sirene seguendo i consigli di Circe che mettendolo in guardia,gli aveva suggerito di farsi legare all'albero della nave , di utilizzare per sè e i suoi marinai tappi di cera alle orecchie e di raccomandare loro di non rispondere alle sue invocazioni e di non liberarlo.
Così Ulisse riuscì a sottrarsi all'incantesimo e le tre sirene deluse e irate nel tentativo di raggiungere la nave, si gettarono in mare ma furono sommerse dalle stesse lacrime e annegarono, i loro corpi senza vita, tasportati dal mare,approdarono in luoghi diversi della costa: nacquero così Partenope (Napoli),ligia e Leucosia (Licosa)
dall'Odissea:
si udì la dolce melodia
".....o prode eroe di Itaca,vieni,vieni qui a riposar le tue stanche membra"
.......Cosi cantaro. Ed io, porger volendo
Più da vicino il dilettato orecchio,
Cenno ai compagni fea, che ogni legame
Fossemi rotto; e quei più ancor sul remo
Incurvavano il dorso, e Perimede
Sorgea ratto, ed Euriloco, e di nuovi
Nodi cingeanmi, e mi premean più ancora.
Come trascorsa fu tanto la nave,
Che non potea la perigliosa voce
Delle Sirene aggiungerci, coloro
A sé la cera dall'orecchio tosto,
E dalle membra a me tolsero i lacci.
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